Nel corso degli anni, l’apprendimento online si è evoluto: prima i videocorsi, poi i campus virtuali e infine metodi come il micro learning e il nano learning, che stanno cambiando le regole del gioco.
Questi metodi consentono di offrire contenuti compressi in piccole dosi, un’evoluzione in parte determinata dall’aumento dello studio asincrono attraverso le piattaforme di e-learning, soprattutto nel caso di concorsi e professionisti che combinano lavoro e studio e hanno bisogno di flessibilità quando si tratta di formazione.
In questo articolo ti spieghiamo cos’è il nanolearning, come si differenzia dal microlearning, come implementarlo nei tuoi corsi e come sta contribuendo alla trasformazione digitale dell’apprendimento.
Cos'è il nanolearning?

Il nanolearning è una metodologia educativa basata sull’apprendimento e sul rafforzamento di concetti o competenze attraverso contenuti molto brevi, concreti e mirati che vengono consumati in meno di 2 minuti.
A differenza del microlearning, che raggruppa i contenuti in capsule di 5-10 minuti, il nanolearning comprime ulteriormente i contenuti, frammentando il più possibile le informazioni senza perdere utilità o profondità.
E perché dovresti prestare attenzione a questo fenomeno? Perché è una modalità di apprendimento online molto efficace. Il nano learning va dritto al punto, il messaggio viene ripetuto quel tanto che basta per rimanere impresso ed è un formato facilmente integrabile nelle piattaforme di e-learning.
Qual è la differenza tra microlearning e nanolearning?

Anche se sembrano uguali e vengono spesso confusi, il microlearning ed il nanolearning online non sono la stessa cosa.
Il microlearning si basa su lezioni di 5-10 minuti che sviluppano un’intera abilità o un concetto, come ad esempio un modulo di 10 minuti sulle “Norme generali dei dipendenti pubblici”. Il nanolearning, invece, va oltre. Non cerca di spiegare un concetto completo, ma piuttosto di concentrarsi su una singola idea o informazione con un contenuto molto più breve, ad esempio una pillola di 1 minuto che spiega cos’è lo Statuto fondamentale del dipendente pubblico.
Per capire meglio le differenze tra nano learning e micro learning, abbiamo messo a confronto diversi aspetti:
Nanolearning | Microlearning | |
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Durata media del contenuto | ||
Durata media del contenuto | Meno di 2 minuti | Da 5 a 10 minuti |
>Applicazioni tipiche | ||
Applicazioni tipiche | Formazione continua, onboarding, revisione dei concetti chiave | Promemoria rapidi, supporto sul lavoro, rinforzo in loco |
Formato dei contenuti | ||
Formato dei contenuti | Brevi video, quiz, podcast, infografiche | Flashcard, messaggi push, immagini, micro-video |
Frequenza consigliata | ||
Frequenza consigliata | Più volte alla settimana, a seconda del piano di studio | Tutti i giorni o più volte al giorno nei momenti di minore disponibilità |
Obiettivo principale | ||
Obiettivo principale | Comprendere e conservare piccoli blocchi di conoscenze | Attivare o rinforzare istantaneamente conoscenze specifiche |
Come implementare il nanolearning su una piattaforma e-learning
Il nanolearning non consiste solo nel tagliare i contenuti per renderli più brevi, ma nel riprogettarli per renderli utili e didattici al momento giusto.
L’implementazione del nanolearning su una piattaforma e-learning implica la considerazione di aspetti quali l’argomento del contenuto, il profilo del discente e persino le funzionalità dello strumento stesso, al fine di offrire un nanolearning continuo senza saturare l’utente.
Alcune tecniche di nanolearning da incorporare nei tuoi corsi online sono:
- Scegli i contenuti chiave da dividere: individua gli argomenti densi e ripetitivi o quelli che richiedono una memorizzazione costante, come formule, date, definizioni o vocaboli. Questi sono ideali per essere trasformati in pillole brevissime.
- Trasforma i concetti in pillole visive: usa formati visivi come immagini, GIF, video di pochi secondi o flashcard. Uno degli strumenti di nanolearning che puoi utilizzare per creare questi disegni è Canva.
- Pianifica le notifiche o i promemoria: automatizza l'invio di notifiche o piccoli promemoria nei momenti chiave della giornata per mantenere l'abitudine. Si tratta di una pratica molto comune nelle applicazioni mobili, come Duolingo, che utilizza questo tipo di avvisi per trasformare l'apprendimento in un gioco e in un rituale quotidiano.
- Valutare la ritenzione con mini quiz: puoi fare dei mini quiz giornalieri di circa 3 domande per fissare le conoscenze e poter valutare le prestazioni dei tuoi contenuti.
Il nanolearning deve essere applicato allo stesso modo in un'accademia e in un'azienda?

Anche se il formato è lo stesso, il nanolearning nella formazione non è una ricetta unica, ma deve essere adattato all’ambiente e al tipo di formazione offerta.
Ad esempio, non è possibile utilizzare il nanolearning in un’accademia di esami per concorsi pubblici come in un’azienda. In un’accademia di esami per i concorsi pubblici, l’attenzione si concentra molto di più sulla memorizzazione e sulla ripetizione attiva, come ad esempio la memorizzazione di date e leggi, quindi un formato di flashcard potrebbe essere un’opzione adatta.
Nel nano-apprendimento per le aziende, ad esempio durante la formazione interna sull’etica aziendale, il contenuto è più orientato allo sviluppo delle soft skills, all’aggiornamento delle normative o della cultura interna. Tende ad avere un formato più informale e integrato nella giornata lavorativa, come una breve newsletter interna.
Alcuni esempi di nanolearning e di tipologie di contenuti a seconda dell’ambiente di formazione sono:
Accademie per concorsi | Aziende | |
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Obiettivi | ||
Obiettivi | Rafforzare la memorizzazione e automatizzare il ricordo, per imparare nuovi concetti | Attivare le soft skills, aggiornare le conoscenze e la cultura interna. |
>Frequenza ideale | ||
Frequenza ideale | Tutti i giorni o più volte al giorno | Da 2 a 4 volte a settimana |
Tipo di contenuto | ||
Tipo di contenuto | ◘ Flashcards con definizioni e date chiave dell'argomento trattato | ◘ Mini video con situazioni di conflitto reali |
◘ Video di 1 minuto che spiegano le tecniche di test | ◘ Consigli pratici in formato carosello o storia | |
◘ Notifiche push con una pillola del giorno | ◘ Messaggi Slack o Teams con le migliori pratiche | |
◘ Esprimi quiz giornalieri su date importanti | ◘ Sondaggi espressi o decisioni in un clic su dilemmi etici | |
◘ Brevi audio per rivedere la legislazione in movimento | ◘ Una breve newsletter sul riciclaggio in ufficio |
In che modo il microlearning e il nanolearning stanno trasformando il nostro modo di apprendere?
La trasformazione digitale dell’apprendimento è un dato di fatto. Acquisire nuove conoscenze e studiare non significa più solo stare seduti davanti a uno schermo per ore a leggere articoli e guardare lezioni dal vivo.
Il microlearning e il nanolearning stanno trasformando il nostro modo di apprendere, adattandosi al modo in cui oggi si consumano le informazioni: breve, veloce e diretto.
Entrambi i metodi rompono con il modo tradizionale di fare formazione online e si impegnano a integrare l’apprendimento nella vita quotidiana. In questo modo, gli studenti non devono trovare il tempo nella loro agenda per dedicare qualche ora alla formazione. Con il nanolearning auto-diretto, lo studente ha il pieno controllo e lo studio diventa un’abitudine della giornata.
Il nanolearning digitale significa una minore saturazione di informazioni, una migliore gestione del tempo e una migliore ritenzione. Il dosaggio di piccole pillole, la ripetizione distanziata e l’integrazione con diversi tipi di piattaforme e strumenti rendono le strategie di nanolearning molto efficaci.
Domande frequenti sul nanolearning

Qual è la durata ideale di un modulo di nanolearning?
Idealmente, non più di 2 minuti. In molti casi, anche 30-60 secondi sono sufficienti se il contenuto è ben strutturato e mirato.
Qual è il tipo di contenuto migliore?
I contenuti migliori sono quelli che hanno un aspetto visivo o di gamification, come flashcard, video molto brevi, quiz con una sola domanda o GIF esplicative.
Posso usare il nanolearning come unico metodo di insegnamento?
Come lo misuro? Come faccio a sapere se funziona?
Puoi valutare il suo impatto con piccole e veloci valutazioni di alcune domande e altri indicatori come il tasso di partecipazione, misurando i click, le risposte o il tempo trascorso a guardare un video. Puoi anche valutare il rendimento complessivo di un corso confrontando i risultati di un gruppo che ha ricevuto il rinforzo e di uno che non l’ha ricevuto per individuare i benefici del nanolearning.