Immaginiamo questa situazione: è la prima settimana per un nuovo collaboratore in azienda e deve affrontare la formazione di onboarding. Tutto sembra andare per il meglio, fino a quando arriva a uno dei moduli e si blocca perché non riesce a comprendere appieno i contenuti. Questo lo porta a perdere tempo, a sentirsi frustrato e un po’ demotivato, perché non ha gli strumenti per superare quell’ostacolo e proseguire con il suo onboarding.
In passato, la tecnologia alla base delle piattaforme di e-learning era al servizio dei formatori e di chi si occupava di creare e gestire i contenuti formativi, offrendo funzionalità di monitoraggio, creazione e gestione. Oggi, con i progressi tecnologici come l’intelligenza artificiale, questa tecnologia è finalmente anche al servizio del discente, assistendolo durante il suo percorso e aiutandolo a superare qualsiasi barriera possa incontrare, senza dover dipendere da nessun altro. dover dipendere da nessun altro.
Cosa sono le barriere di apprendimento e perché persistono nell’era digitale?
- Barriere emotive: questi blocchi possono derivare dalla paura di fallire, dalla frustrazione per non riuscire a progredire o dall’ansia per la valutazione finale, che si tratti di qualcuno che si prepara per la patente di guida o di chi segue un corso di leadership in azienda.
- Barriere motivazionali: mancanza di feedback da parte dei formatori, assenza di un progresso visibile o sensazione di isolamento sono alcune delle cause che possono far perdere la motivazione a un discente, rendendolo più incline all’abbandono.
- Barriere personali: non tutti i discenti hanno lo stesso ritmo, stile di apprendimento o competenze tecnologiche. Ecco perché è fondamentale creare percorsi formativi personalizzabili, adattabili e con materiali accessibili a tutti.
Dalla creazione di corsi con l’IA all’assistenza personalizzata: un cambio di paradigma
Fino a qualche anno fa, potremmo dire che le funzionalità dell’intelligenza artificiale nel campo della formazione online erano piuttosto limitate. Le sue applicazioni si concentravano sull’assistenza ai formatori durante la creazione di contenuti e materiali per i corsi. Oggi, questa IA più evoluta è passata dall’altro lato dello schermo, accompagnando anche i discenti e supportandoli durante il percorso formativo.
Ma come è possibile ridurre le barriere di apprendimento con l’IA? Molte piattaforme di e-learning già integrano strumenti che supportano i discenti durante il loro processo di apprendimento.
Come la tecnologia supera ogni tipo di barriera di apprendimento: esempi
1. Emotive: supporto immediat
2. Motivazionali: una guida proattiva
Avere un accompagnamento, anche se virtuale, durante tutto il processo formativo rappresenta un valore aggiunto per evitare che i discenti si sentano soli e per mantenere viva la motivazione.
Un tutor virtuale nei LMS, oltre a supportare i formatori con dashboard predittivi e dati sul progresso del corso, accompagna anche i discenti come un piccolo assistente virtuale disponibile 24 ore su 24. Risponde alle domande, chiarisce dubbi, invia notifiche, frasi motivazionali e consente persino ai tutor umani di inviare messaggi personalizzati, quando necessario.
3. Personali: IA adattiva per diversi stili di apprendimento
Vedremo in futuro un apprendimento senza BAP?
Le difficoltà di apprendimento oggi sono più facili da superare che mai. Tutti i progressi tecnologici avvenuti nel mondo dell’e-learning, con nuove funzionalità e strumenti basati sull’intelligenza artificiale, permettono un apprendimento più personalizzato, rispettando i ritmi, le emozioni e le barriere di apprendimento di ogni discente.
L’obiettivo di un apprendimento senza barriere è che ogni persona possa imparare secondo il proprio modo di pensare e le proprie capacità, senza incontrare limitazioni lungo il percorso. Considerando la rapidità con cui si sta evolvendo l’IA, è lecito aspettarsi che in futuro le piattaforme siano in grado di identificare questi blocchi prima ancora che si presentino, grazie all’analisi predittiva.
Possiamo anche aspettarci una formazione iper-personalizzata, in grado di adattarsi a ogni discente tenendo conto di elementi come il tono di voce, il linguaggio del corpo o lo stile di scrittura. Questo significherà che non solo i corsi saranno su misura per le esigenze formativa, ma che l’intero ambiente di apprendimento online sarà progettato per comprendere profondamente ogni discente, con contenuti più immersivi e tutor virtuali consapevoli dello stato emotivo di ciascuno.
La personalizzazione è una delle grandi sfide dell’e-learning, e le piattaforme devono evolversi per restare competitive. In EvolMind continuiamo a migliorarci ogni giorno per definire un nuovo standard di accessibilità e personalizzazione, puntando su un apprendimento in cui tutti possano progredire, indipendentemente dal punto di partenza.
L’impatto per centri e aziende in termini di efficienza, retention e ROI formativo
La soddisfazione dei discenti non solo dimostra il successo di un corso, ma si traduce anche in benefici diretti per i centri e le aziende che lo propongono, migliorando l’efficienza, la retention e il ROI formativo.
Alcuni vantaggi dell’utilizzare piattaforme di e-learning che puntano a migliorare l’esperienza di apprendimento dei discenti sono:
- Minore abbandono: la personalizzazione e la motivazione aumentano, facendo crescere il tasso di completamento dei corsi senza che i tutor debbano dedicare risorse aggiuntive.
- Ottimizzazione del team umano: gli assistenti virtuali si occupano del monitoraggio e del feedback immediato, riducendo l’intervento del team solo quando è realmente necessario, liberando ore di tutoraggio.
- Dati di apprendimento di maggiore qualità: gli strumenti IA generano interazioni costanti con i discenti, aiutandoli con esercizi e testi.
- Maggiore valore percepito: i centri e le aziende che offrono una formazione potenziata da IA avanzata sono un passo avanti rispetto alla concorrenza, risultando più attraenti sia per l’acquisizione di nuovi discenti che di talenti.
- Maggiore redditività: migliorando il tasso di successo e la soddisfazione dei discenti, si ottiene una maggiore fidelizzazione dei dipendenti, personale più qualificato e discenti che scelgono di tornare per ulteriori percorsi formativi, aumentando così il ritorno sull’investimento di ogni programma.